Autunno
Surya Namaskar

Inverno

Il 21 dicembre con il solstizio di inverno, la stagione invernale ha inizio.

In natura tutto sembra fermarsi: gli alberi sono completamente spogli, i campi arati sono nudi in attesa di coprirsi nuovamente in primavera, molti animali si ritirano nelle loro tane per il periodo del letargo. Anche la maggior parte delle persone sceglie di trascorrere più tempo nella propria casa al caldo, nella quiete.

In medicina tradizionale cinese l’inverno corrisponde all’estremo Yin.
L’energia legata a questa stagione è quella dell’elemento Acqua.
L’energia perde forma, scorre verso il basso penetrando nella profondità, nel buio, per trasformarsi … per morire e rinascere in una nuova forma.
È il momento del silenzio, dell’ascolto sottile, di comprendere cosa seminare per far sì che qualcosa di nuovo possa sbocciare in primavera.
Il seme, nell’oscurità della terra, porta dentro di sè il profumo di quello che è stato per lasciarlo andare e dare forma al nuovo, al divenire … così come i germogli su alcuni alberi sono il ricordo che nulla si crea o si distrugge, tutto si trasforma.

L’organo Yin collegato sono i Reni, nei quali viene tesaurizzata la nostra energia vitale: il Jing.
Il Jing è quella forza, quella potenza che ci consente di esistere come individui, e che l’esistenza stessa consuma. Questa sostanza preziosa è formata dal Jing del Cielo Anteriore e dal Jing del Cielo Posteriore che insieme costituiscono il Jing dei Reni.
Il Jing del Cielo Anteriore è anteriore alla nascita individuale ed è rappresentato:

  • dall’energia sessuale dei genitori al momento del concepimento, la spinta d’amore che rende possibile una nuova esistenza;
  • dall’eredità cromosomica, aspetto materiale, e dall’eredità energetica dei genitori, aspetto sottile;
  • dalla congiunzione cosmica del momento del concepimento che è ovviamente unica e irripetibile.

Esso non può essere riprodotto e si consuma a poco a poco.

Il Jing del Cielo Posteriore è quello che si sviluppa dopo la nascita dell’individuo ed è strettamente collegato allo stile di vita, all’alimentazione, all’atteggiamento psico-emotivo, alla relazione con se stesso e con gli altri e così via.
Quando lo stile di vita dell’individuo produce armonia, questa energia viene prodotta efficacemente e consumata lentamente, rallentando anche il consumo del Jing del Cielo Anteriore.
La vita sarà longeva e in salute.

I Reni sono la Radice della Vita, la sede della nostra Energia Vitale. Qui vi alloggia il nostro Io.
Nella Medicina Tradizionale Cinese un organo ha una valenza fisica, ma anche energetica, psichica. Nel caso dei Reni, lo psichismo associato è ZHI, la Volontà .
Promuovendo la salute dei nostri Reni, rafforziamo il nostro Io, la nostra volontà.
I Reni sono in salute se l’Acqua può fluire. Il freddo in eccesso può congelare l’acqua, creando stagnazione.

L’emozione legata al Movimento Acqua è la paura. Il buio predomina in inverno e la paura è legata a tutto ciò che non riusciamo a portare alla luce, ma dal buio si può uscire, passandoci dentro, esplorando il nostro mondo interiore e illuminandolo alla luce della consapevolezza.

Ecco alcuni consigli naturopatici per approfittare al meglio di quanto la stagione ci offre:

  • seguire un regime alimentare equilibrato in sintonia con la stagione: prediligere alimenti caldi di sapore salato, piccante e dolce, evitare tutti i cibi definiti in macrobiotica Yin e quindi raffreddanti, come i cibi raffinati e industriali, le bevande fredde e zuccherate, succhi di frutta, gli alcolici, i latticini, il gelato etc. e consumare preferibilmente cereali integrali, legumi, verdure cotte, bevande riscaldanti e con moderazione verdure crude e frutta.
  • cercare di vincere la pigrizia che ci assale per il freddo e il brutto tempo e passare qualche ora all’aria aperta. Concediamoci qualche passeggiata nei boschi, in montagna, in campagna o al mare e sperimentiamo il silenzio che questa stagione ci dona. Nel silenzio incontriamo noi stessi!
  • concedersi un massaggio riscaldante che aiuti a disperdere il freddo della stagione.
  • approcciarsi a discipline e percorsi personalizzati che sono in grado di aiutarci a portare luce alle stanze più buie del nostro essere, così da seminare dentro di noi qualcosa che possa fiorire rigogliosamente in primavera (Yoga, meditazione, percorsi naturopatici).

Aprirsi all’energia invernale significa essere come l’acqua, calma e quieta, capace di adattarsi a qualsiasi forma, ma anche così forte da scavare la roccia.

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